- Pubblicata il 03/03/2020
- Autore: SERGENTE G.
- Categoria: Racconti erotici ricatto
- Pubblicata il 03/03/2020
- Autore: SERGENTE G.
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IL TEST DEL DNA – puntata I – Base Aeronautica - Pordenone Trasgressiva
C'erano state delle voci. Quel tipo di continue e piccole osservazioni maliziose che ti fanno dubitare della fedeltà di tua moglie. Infatti da tempo
sospettavo che lei, Katia, avesse avuto un'avventura 6 anni fa. In quel periodo il lavoro mi consumava e di solito ero assente e irritabile, ma sapendo che forse aveva scopato con qualcun altro proprio quando è nata nostra figlia, rosicavo come un matto.
I sospetti possono scavare nella mente goccia dopo goccia, quindi feci qualcosa di piuttosto sporco. Mentre l'accompagnavo a fare dei vaccini di routine, di nascosto da mia moglie, portai nostra figlia Piera (di 6 anni) a fare un test di paternità a pagamento. Le raccontai che si trattava di un esame del sangue per i vaccini e le allergie. Facemmo entrambi il test e, dopo 15 giorni, confrontai gli esiti. Risultato: non era mia figlia!!!
Provate a immaginare come mi sentivo. Mi resi conto che ero stato tradito
e avevo cresciuto la figlia di un altro uomo per 6 fottuti anni!
Allora come oggi, lavoravo nell'aeronautica italiana come sottufficiale dal
2002. Katia era attiva nel club delle mogli e si mise in contatto con la consorte di un capitano per gestire le feste della nostra base. E c'era questo arrogante fottuto capitano, un vero bastardo di uomo che sembrava irreprensibile e benvoluto dai superiori in grado. Si diceva che stesse addirittura scopando la moglie del colonnello che comandava il campo, ma nessuno aveva mai osato accusarlo apertamente.
Si chiamava Diego e, oltre a essere stronzo, era anche bello e adorato da
molte donne. Rimuginai qualche giorno prima di affrontare mia moglie con la mia piccola scoperta. Eravamo fuori a cena con amici e non volevo una scenata, quindi la compagnia sembrava essere un contenitore, un limite per questa bomba sul nostro matrimonio. Ricordo che indossava pantaloni di velluto grigi e tacchi alti. Sembrava fottutamente affascinante con la sua camicetta di flanella, i capelli raccolti e una collana di perle vere al collo. Durante un brindisi qualsiasi, a metà del pasto, mi alzai in piedi e dissi:
- Scusate, forse l'occasione non è la migliore, ma vorrei confessare a tutti che Piera non è figlia mia. Abbiamo fatto un test e il DNA lo dimostra....
CONTINUA
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